mercoledì 11 giugno 2008

Ma siamo o non siamo amatori?


Giravo sul web per vedere le varie esperienze vissute di gente che per la prima volta ha affrontato una maratona.
Sono tante queste persone, alcune addirittura con l'esordio gara in una maratona!
Penso che sia una cosa bella, e unica, ma che non tutti possono capire.
Capito nel blog di Pimpe, e leggo lo stesso articolo di cui tempo addietro lessi solo il titolo:
"nycmania"

Tempo fa il primo paragrafo mi fece subito smettere la lettura, stavolta ho letto invece tutto l'articolo.

Ho la ferma convinzione che Albanesi faccia parte di quelle persone che ancora non hanno capito quale e quanta sia la vera passione che abbiamo per questo sport, noi podisti amatori!
Perchè quello siamo, amatori, e non riusciremo mai ad arrivare a 15 minuti da Baldini!
Siamo contenti di arrivare dopo 4 ore, coi crampi, dolori da tutte le parti, ma siamo contenti di arrivare al traguardo! E allora? Siamo sempre amatori!
L'autostima ognuno la cerca come vuole, non è detto che c'è differenza tra il cercare la propria autostima cercando di portare a termine una maratona, anche in 2 o 3 volte, o facendo i 5000 sotto i 20', ogni persona è diversa, ma forse parlava di se stesso.
Perche poi, solo le persone sotto le 3 ore possono dire la sua sulla maratona?
Come dice Mathias, "Se il concetto che Albanesi voleva far passare era non esiste solo la maratona, ma anche altre specialità, poteva andare" invece dilaga di parecchio.

Io ho sempre visto la NYCM con un pò di indifferenza, perchè tutti la considerano "LA maratona" anche se non sanno quanto è lunga una maratona, perchè costa troppo, ma gli americani giustamente ragionano "pochi pettorali-costo alto-richieste altissime-anno successivo aumento del prezzo" e ricomincia il giro, e allora non mi piaceva la cosa in generale........così decido di andare a Londra, sempre cara, ma accettabile.
Partecipando a Londra ho capito tante cose.
E se il calore umano che o vissuto a Londra è solo la metà di quello che ti dà NewYork, allora anch'io un giorno andrò lì, pagando tanti soldi ma godendomeli tutti!


Scritto da un maratoneta per forza che ha concluso la sua prima maratona in 4 ore e 31 minuti strisciando al traguardo e che da allora ne ha fatte altre 7 e tante altre ne farà, anch'io posso dire la mia!

21 commenti:

Mathias ha detto...

Ho visto hai ripreso quel discorso. Comunque non l'avevo colta quella sfumatura sulla fine dell'articolo, in cui lui si sentiva autorizzato a dir qualcosa perchè aveva 2h58'..è parecchio complessato l'individuo.. il modo migliore è non curarsi di lui e continuare a correre, e contagiare più persone possibili, senza sfiduciarle(io il test del moribondo l'ho fallito, ho corso 10km in 1h5' la prima volta, ma sono ancora qui).. penso che qualcuno leggendo i nostri blog si sia appassionato alle nostre "banali" storie di sudore e fatica! E magari abbia voluto, chiuso il pc provarci. E magari un giorno, chissà, sboccerà un campione! Quella sarebbe la vittoria più bella..più di un qualsiasi record personale:aver indotto qualcuno a correre

uscuru ha detto...

non e' proprio tutto sbagliato il concetto!!
prendiamo ad esempio ME !
..da gennaio ad adesso avro' fatto intorno ai 1300-1400 km e di questi 7-800 di lavori lunghi...
adesso.. mettendo da parte il pensiero (x quest'anno s'intende)della maratona ..
mi sono concentrato un po' sulla velocita'......
ragazzi...e' dura..
i lavori veloci mi stroncano
pero' so' ke x migliorarmi in maratona ..serve anke questo
(pero' io sono un tipo un po' "complessato" non e' ke faccia proprio TESTO) cosi' unisco l'utile al dilettevole e.. cerco di migliorare anke sulle gare + corte
forse io sono + predisposto x la velocita' e quindi mi devo adattare alla maratona (ma ke tevoi adatta')
si xkè e' sempre A MARATONA ke a me piace fare d+
in effetti il "tipo" e' stato un po' troppo esagerato e' uscito un po' fuori dagli skemi..ma e' la sua..
ah!! dimenticavo...
questa e' l'opinione di un maratoneta ke ancora spera di andare sotto le 3h
ma sfido chiunque dica ke non posso dire la MIA

Daniele ha detto...

Cercavi uno all’esordio in gara in una maratona? Eccomi qua… :-)

Mi sento assolutamente un amatore (e tale voglio restare), uno che non ha competenze specifiche ma che pensa di poter comunque dire la sua… Le sensazioni, le emozioni, la fatica sono le stesse di chi corre in maniera più “scientifica”… Non avrò autorevolezza… Ma ho opinioni e non penso siano da buttare…

GIAN CARLO ha detto...

Tutti possiamo parlare, anzi nel momento in cui capiamo il concetto di limite e di amatore credo che possiamo parlare a pieno titolo indipendentemente dal tempo.
Su NY anche io ero scettico, perchè troppo un cinematografo etc etc, ma alla fine se cerchiamo emozioni e non vi è dubbio che sia così, allora Why not.
Spendendo meno le stesse gioie le trovi solo a Berlino.

uscuru ha detto...

comunque io non ho fatt quella della grande mela
ma mentre facevamo LONDRA ero insieme ad Andrea e mi diceva ke era la stessa cosa
poi al ritorno parlando con un altra persona mi disse ke era simile ma era meglio NY
il mio discorso e' di principio TROPPI SOLDI
QUINDI LA FARO' SOLO RIENTRANDOCI CON I TEMPI
la possibilita' c'è (mm40 serve al di sotto delle 3'10 )
non e' questione di soldi
A ME NON PIACCIONO LE SPECULAZIONI
CREDETEMI E' SOLO X QUELLO

giampytec ha detto...

I have a dream..una maratona organizzata dai Blogtrotters, ci pensate? Magari con il pettorale quasi gratuito, senza pacco gara e premi , solo una maglietta e tutto l'incasso per qualcosa di benefico..I have a dream
Sarebbe la maratona più bella che potremmo dire di aver corso!

Furio ha detto...

@Mathias: Albanesi a mio parere è molto antipatico e saccente, ma "purtroppo" è la fonte più voluminosa di informazioni reperibile "gratuitamente" su internet...lo salva quello forse.

Master ha detto...

Credo che Albanesi sia tecnicamente molto consigliabile, ma umanamente molto discutibile.

Mathias ha detto...

@Furio: ma infatti Furio, infatti pur criticandlo seguo il suo programma per i 10km..
@Giampy: che bella idea..e poi tutti a casa tua per il rinfresco!!

Michele ha detto...

Anche io ho esordito con la prima comp. con la maratona,lake garda, vedo che le mie impressioni mai espresse sono condivise per quanto riguarda Albanesi lo trovo comunque preparato tecnicamente ma ho impressione che se cerchi di vivere così rigidamente la continua analisi di quello che fai non ti fa godere la vita ( se legge i ns commenti ci bollerà come perdenti o altre categorie previste nel suo sito :) )
e poi siamo amatori quindi amiamo come sappiamo fare e non con le tabelle
Ciao

... E io corro! ha detto...

già..questo siamo:amatori..forse solo un pò fissati :)

i have a dream la mia prima maratona giampiero! (Ma mi chiedo quanto mi ci andrà ancora per smaltire il trauma di aver perso la mia prima proprio alla vigilia, e ritentarne un'altra!)

franchino ha detto...

Bel post Master!

uscuru ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marione ha detto...

ciao, corriamo per la stessa società, sono concorde con te master, l'amatore è un appassionato di corsa che corre perchè gli piace e perchè prima di tutto ama la corsa per il piacere che essa gli regala. Certo anche tra di noi ci sono gli irriducibili, coloro che sono competitivi nel sangue che devono alla fine di una gara aver dimostrato di essere i più bravi per farsi dire "sei forte" dagli stessi colleghi della società, ma al di là di tutto l'importante è divertirsi. Alla 100km del passatore ho amato lo spirito che mi ha circondato in tutta la gara, ho corso con persone che conoscevo per la prima volta e sembrava di conoscerle da prima, tutti dico tutti avevano uno spirito che nella gare alle quali ho partecipato non avevo mai sentito, ecco secondo me cosa significa essere amatore, per il resto l'importante in ogni occasione, sia essa una gara o un allenamento è divertirsi!!! ciao master

Claudio72 ha detto...

Condivido ogni parola Master!

Anonimo ha detto...

Credo che Albanesi parta da dei presupposti giusti: La maratona sta diventando sempre + un fenomeno di massa x numero di atleti coinvolti, ma la gran parte di loro corre su tempi alti. Molti iniziano a correre x finire la maratona, mentre credo sarebbe + naturale un'evoluzione più graduale. Poi sul resto si può discutere finchè si vuole...
@Marione: gli amatori sono la quasi totalità dei corridori, quelli che lo fanno x passione nei ritagli di tempo; che poi corrano a 3'15" o a 5'/km, è un altro discorso. Quelli "competitivi nel sangue" li trovi a qualsiasi livello, e non è che coincidano con i più forti

Master ha detto...

Mic, ognuno di noi ha una sua opinione su come e quando è meglio affrontare la prima maratona, e ognuna di esse va rispettata.

Ma l'articolo, se così si può definire, spara a zero sui "NYMANIACI", e dai!

Come si dice qui "de tutta n'erba un fascio!".

Anonimo ha detto...

@master: Direi di sì!. MA anch'io mi tiro fuori: pensa un pò che sto pensando di correre una maratona "piccola" (Ravenna) per avere un inizio poco affollato...

Micio1970 ha detto...

Master ... non per difendere Albanesi ma nella nota dell'articolo scrive: "Questo articolo non vuole dissacrare la maratona, gara bellissima, anzi. Vuol solo evitare che l'unica direzione del runner sia la maratona perché in tal caso non si è più runner, si è maratoneti per forza."

E il concetto mi sembra molto giusto: identificare la corsa con la maratona mi sembra sbagliato anche perchè esistono concetti tipo distanza critica o fragilità muscolare, tendinea o altro che rendono la maratona non compatibile con la maggior parte della popolazione.

Poi è vero chiude con un po' di "civetteria" ma per evidenziare il concetto che il suo commento non nasce da una persona incapace di portare a termine una maratona ma anzi pur con un buon personale

"Dimenticavo. Questo articolo potrebbe sembrare partorito da chi non ha un buon rapporto con la maratona. Invece (siccome ritengo che parlare per invidia sia sempre esempio di stupidità) ne ho corse una decina e ho stabilito il mio record a 49 anni con un tempo mediocre (2h58'43") ma che mi abilita a dire la mia… "

Albanesi a mio avviso è molto "crudo" e duro nei suoi giudizi e nei suoi commenti ma non "illude" e non vende sogni come fanno altri più commerciali addetti ai lavori ...

Master ha detto...

Il concetto di per se non è giusto, è giustissimo!
Ma a mio parere in questa circostanza è molto criticabile.
I suoi punti alla fine spiegano perché la nycmania è uno stato patologico!
A differenza ad esempio del suo articolo "Prepariamo la maratona" che è un ottima guida anche per i Forrest Gump!

Credo che ormai sappiamo tutti come la pensa Albanesi sulla corsa e come praticarla (non ti nascondo che anche io seguo i suoi consigli da sempre e il suo sito lo conosco quasi a memoria).

Trovo comunque una cosa bella poter dare la possibilità, alle persone non "fissate" come noi, di regalare un sogno, che è quello di portare a termine una maratona.
Poterle indirizzare verso il modo migliore per concluderla e farli sentire "eroi per un giorno" credo sia importante per loro.
Non dimenticherò mai gli "americani diabetici" che a Firenze 2006 avevano messo uno stand dopo l'arrivo con su scritto "YOU ARE HERO!" e dopo 6 ore dallo start c'erano ancora tanti volontari di questa associazione che incitavano i loro runners dicendogli "ce l'hai fatta, tu che credevi di non potercela fare sei arrivato al finish line! " con quella carica che solo a loro fino ad oggi ho visto
Credo per questo che NY sia la più bella maratona, la più comerciale, ma la più bella (anche se ancora non l'ho corsa).
Non corrono solo i runners ma anche le persone normali. :)

Micio1970 ha detto...

Rispetto il tuo punto di vista perchè in effetti in molti casi regalare un sogno è importante.
Penso però (un po' come Albanesi) che anche per i non runners (anzi a maggior ragione per loro ...) capire che è più salutare fare con regolarità (per tutta la vita) 3 allenamenti a settimana di 10km e gareggiare su distanze più "umane" sarebbe importatissimo. Spesso chi sposa un sogno un volta raggiunto lo abbandona e nel caso dell'attività fisica perde tutti i benefici fondamentali soprattutto per i non runner.
Non che la maratona sia un male ma spesso proprio il tipo di sforzo che solo preparandola si apprezza porta molte persone ad abbandonare la corsa per incapacità (mentre su distanze più brevi sarebbe tutto più semplice) o per infortuni che nella preparazione di una maratona di decuplicano rispetto alle altre distanze ...

Ma questa è solo la mia opinione e la dialettica (e la democrazia ...) che si sviluppa nei blog è qualcosa di meraviglioso ...